Recensione – Poster Girl di Veronica Roth

Genere: Distopico
Editore: Mondadori
Collana: Fantastica
Pagine: 252

Poster Girl è un romanzo Distopico Mystery autoconclusivo, scritto da Veronica Roth edito Mondadori per la collana Fantastica.

“Sonya Kantor conosce molto bene questo motto, visto che ha ispirato, meglio condizionato, gran parte della sua vita. In realtà queste parole hanno condizionato la vita di tutti gli abitanti della megalopoli di Seattle-Portland-Vancouver. Per anni, infatti, hanno dovuto adattarsi a un codice morale molto rigido e a una costante sorveglianza da parte della Delegazione, resa possibile da una sofisticata tecnologia. Poi la rivolta ha cambiato tutto. La Delegazione è stata rovesciata e sostituita da un nuovo governo. Tutti coloro che avevano avuto un ruolo nel regime precedente sono stati rinchiusi insieme alle proprie famiglie nell’Apertura, una vera e propria prigione alla periferia della città. Gli altri, finalmente liberi, hanno potuto proseguire con le loro esistenze. Sonya, figlia di uno dei membri di spicco della Delegazione e diventata famosa per essere stata, da adolescente, il volto dei manifesti propagandistici affissi per tutta la città, è imprigionata da anni nell’Apertura. Un giorno, un vecchio nemico si presenta da lei con una proposta: se troverà Grace Ward, sottratta alla famiglia dalla Delegazione quando era ancora una bambina, sarà libera. Per portare a termine la missione Sonya sarà obbligata a muoversi in un mondo che non riconosce, di cui ignora i meccanismi, estraneo (ed estremamente corrotto). E, soprattutto, a scavare a fondo nel passato, compreso quello della propria famiglia, anche più di quanto vorrebbe, portando alla luce verità dolorose e difficili da accettare.”


“È il sintomo di una malattia che ancora contagia la nostra popolazione: il desiderio di rendere tutto facile, di sacrificare autonomia e privacy per comodità. Ecco cos’è la tecnologia, signora Kantor. Una concessione alla pigrizia e alla svalutazione dello sforzo umano”.

Buongiorno amici lettori, il romanzo che vi propongo oggi segna il ritorno di un’autrice amata da tanti lettori per la bellissima saga DIVERGENT.

Mi sono lasciato catturare dalla copertina ipnotica e dalla particolare trama, tolto questo necessitavo da tempo di tornare ad un romanzo distopico! Ho subito pensato che Poster Girl potesse farmi tornare al genere… mi è piaciuto?! SI. Ha risposto alle mie esigenze?! NO. Ho sempre il brutto vizio di farmi condizionare nel scegliere le letture e in questo caso non potevo lasciarmi scappare il ritorno dell’autrice al genere distopico nella speranza di un DIVERGENT 2.0 con ovviamente delle innovazioni, cambio di trama, personaggi ecc… Se non Divergent qualcosa di simile; Hunger Games, Maze Runner, Matched, Delirium ecc… Classici distopici YA. Questo non è avvenuto, ovviamene la base è una distopia, ma è predominante il MYSTERY durante tutta la storia che non è proprio il genere di mia prima scelta. Detto questo che influenza minimamente il mio giudizio ho apprezzato il romanzo e l’ho letto in pochissimo tempo. L’interesse e la tensione persistono per tutto il libro, quindi direi che funziona alla grande e forse sono io che devo abbandonare un pò la mia comfort zone e lasciarmi guidare dalle storie. Lo stile della Roth è sempre impeccabile e il suo modo di creare distopie rasenta l’agghiacciante… Ho avuto una tensione continua per tutto il romanzo e il dubbio che fosse qualcosa di reale o in un certo senso prossimo nell’accadere. Le tematiche sono molto attuali ed allarmanti, quanto la tecnologia si sta espandendo sempre più riducendo drasticamente la privacy delle persone. In questa società ai bambini sin dai primi giorni di vita viene impiantato a lato dell’occhio destro un dispositivo, che funziona da smartphone. Questo IMPIANTO permette di semplificare la vita dell’individuo consentendogli l’accesso a tutte le notizie/informazioni che si desiderano. Un sorta di risposta a tutti i perchè dell’essere umano con una conoscenza illimitata. Abbastanza allarmante e come dicevo prima, non molto distante da quello che potrebbe accadere tra qualche anno (mi auguro senza dispositivi impiantati nell’occhio). Molto marcata anche la lotta e le divergenze politiche dei diversi “partiti” come quelle qui assistiamo tutti i giorni. La protagonista Sonya, la “ragazza-poster”, ha un incredibile evoluzione nella storia e mi è piaciuto come si mette in discussione su tutto quello che le è stato insegnato e creduto per concludersi con un giudizio personale. Questo romanzo tratta molte questioni attuali con cui noi come società siamo alle prese. Questa è solo un’ipotetica versione di come potrebbero andare le cose, ma ognuno è invitato a leggere e fornire la propria opinione sulla storia. Quello che ha scaturito in me il romanzo è un ragionamento sulla tecnologia, sorveglianza/privacy e ancora una volta la labilità della distinzione di ciò che è giusto dallo sbagliato.

Consiglio la lettura di questo romanzo a tutti gli amanti del genere DISTOPICO con una forte impronta di MYSTERY e un tocco sci-fi.

“Scopri chi sei quando nessuno ti guarda”.

Ringrazio come sempre Mondadori per la possibilità di aver letto questo romanzo in anteprima e per la copia. Molto gradita la scelta di mantenere la cover originale, editing e traduzione impeccabile.

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